lunedì 19 marzo 2012

Ponte dei congressi (il cattivo)

stato: progetto bloccato nel 2009
uso: carrabile
costo (stima): 100 mln

Eccoci all'ultima puntata di questo tour dedicato ai nuovi ponti romani, tra inefficienze, utilità dubbia, progetti monchi, riqualificazioni assenti. In questo clima di opere fatte a "mosca cieca" una invece ha subito un trattamento preciso, puntuale e perentorio. Non s'ha da fare. All'insediamento della sua giunta infatti Alemanno, preso da furia di rimozione del passato, oltre a dichiarare di voler smontare la teca di Meier all'Ara Pacis, da lo stop a una serie di progetti avanzati da Veltroni tra cui appunto il famigerato ponte dei congressi.  Troppo costoso. Eppure il PD afferma che l'opera sarebbe già finanziata per metà, parte da Regione Lazio e parte da Roma Capitale. In totale mancano 50 milioni, una bella cifra in effetti.
Ma a cosa serve il ponte? Se siete mai passati sul viadotto della magliana in ora di punta allora conoscete già la risposta. Un nuovo sbocco (qui la mappa) per la Roma-Fiumicino che connetta direttamente via Isacco Newton all'autostrada, alla via del mare e all'Eur, dove stanno per aprire i battenti alcune grandi opere facenti parte del cosiddetto "Secondo Polo Turistico" come il nuovo centro congressi eur (la 'Nuvola' di Fuksas) e l'Acquario "Mare Nostrum". Insomma una infrastruttura fondamentale per la viabilità estremamente carente tra le due sponde del Tevere, basti pensare che tra il viadotto della Magliana e il GRA non c'è nemmeno un ponte, sono 6,5 km di cesura urbana. 
In un certo punto imprecisato nel tempo, a Risorse per Roma SpA, una delle controllate del comune, viene affidata una gara dallo scopo oltremodo contorto: "Gara per l’affidamento dell’incarico di consulenza tecnica in ordine alla possibilità di individuare e definire la sostenibilità di azioni di recupero e trasformazione urbana da attivare nell’ambito di influenza del sistema di viabilità denominato “Nuovo Ponte dei Congressi”, al fine di reperire fonti finanziare che concorrano alla realizzazione dell’opera".  La pagina della gara è sparita dal loro sito (chissà perché), ma è ancora possibile scaricare un dettagliatissimo pdf (34MB) con i risultati di questi studi. Insomma, sarebbe tutto fattibile se ci fosse la volontà politica. Dopo 3 anni di nulla, il ponte dei congressi torna a sorpresa alla ribalta, inserito tra le opere per la viabilità a supporto della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. Tutti sappiamo come è andata a finire.
Ad oggi dunque non c'è alcuna speranza di vedere partire i cantieri, men che meno ora che il debito attanaglia non solo lo stato ma anche il comune. Una sola amara, constatazione. Con i soldi spesi per il bellissimo e solitario ponte della musica (8 mln), per il bruttino e inutile ponte della scienza (6 mln) e per l'utile ma monco Cavalcaferrovia ostiense (16 mln) ci si pagava quasi tutta la parte non finanziata del ponte dei congressi. Questione di priorità.

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