mercoledì 10 ottobre 2012

Metro C in ritardo di (altri) 6 mesi: ci devono dire perché!

Si è dimesso l'amministratore delegato di RomaMetropolitane Bortoli, con una lettera in cui ammetteva di aver fallito e di non poter rispettare la data di consegna della prima tratta della Metro C e del prolungamento della B1 a Jonio, entrambi previsti per i primi mesi del 2013 (ed entrambi in ritardo di 2 anni rispetto al cronoprogramma INIZIALE del'opera). Lo riporta un articolo sul Corriere di oggi. Ovvie le conseguenze, l'ira di Alemanno che non potra' inaugurare nient'altro entro la fine del suo mandato (N.d.A. perdendo quindi chance di rielezione) e i sospetti sul possibile allargamento dell'inchiesta sulla mazzetta per i filobus (ad oggi smentito). Nessuno tuttavia si è sognato di chiamare questo signore e chiedergli perché. Vada per la B1 in cui si vede a occhio nudo che la stazione Jonio non può essere finita nel giro di pochi mesi. Ma la C? Qual è il problema? Le stazioni sono praticamente finite, i treni già corrono sui binari in vista dell'esercizio e soprattutto sia MetroC che Romametropolitane giurano e spergiurano dai propri siti che le opere strutturali sono terminate a Giugno e che si sta procedendo a finiture, test e collaudi. Riporto qui a imperitura memoria prima che alterino di nuovo i cronoprogrammi:
Romametropolitane.it:
La prima tratta che sarà completata è la Monte Compatri/Pantano-Parco di Centocelle, con 15 stazioni.
Opere principali e funzionali all'esercizio ferroviario completate a fine giugno 2012. Sono in corso le prove e le attività connesse all'avvio dell'esercizio.
MetroCspa.it:
Nella prima tratta funzionale, da Monte Compatri/Pantano a Parco di Centocelle, le opere principali e funzionali all'esercizio ferroviario sono state completate a fine giugno 2012.
Attualmente sono in corso le prove e le attività connesse all'avvio dell'esercizio, il completamento delle finiture interne ed esterne delle stazioni, le sistemazioni esterne e della viabilità.
novembre 2012, come programmato, avrà inizio il pre-esercizio e saranno effettuati tutti i controlli, le verifiche ed i collaudi necessari per l’effettiva entrata in esercizio della Linea.
Il termine di queste operazioni è previsto a dicembre 2012.

Dunque? Qual è il problema? Non si sa. Non importa al giornalista che ha scritto l'articolo. Né tanto meno all'amministrazione che in un paese civile dovrebbe come minimo scusarsi pubblicamente con i cittadini. Eh già. Perché è sempre con i nostri soldi che si sta costruendo un'opera che ancora non vede la luce. E soprattutto siamo noi che dobbiamo continuare a morire di e nel traffico quotidiano. E in ogni caso nessuno paga questi ritardi. Grazie a un appalto truffa come il general contractor stipulato con metroc spa. A Milano il consorzio Metro5 sarà costretto a pagare qualcosa come 20.000 euro al giorno per ogni giorno di ritardo rispetto alla data di consegna. Solo per fare un esempio vicino. Quindi stavolta pretendiamo delle spiegazioni. Serie. Una missione quasi impossibile.

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