mercoledì 30 gennaio 2013

Metro B/B1 tra gioie e dolori

Volete prima le notizie belle o quelle brutte?
Visto che il 2013 è iniziato per la mobilità romana nel peggiore dei modi vediamo prima le notizie positive:

Dopo un lungo ricorso di cui avevamo parlato qui è stato finalmente risolto il bando per il ponte pedonale che consentirà al popoloso quartiere tra la Nomentana e il fiume di raggiungere velocemente la metro. Nulla si sa circa i tempi di cantierizzazione che auspichiamo siano brevi.

Le due stazioni che porteranno il capolinea della B fuori dal GRA sembrano più vicine. Le procedure burocratiche dovrebbero essere terminate e sono partiti gli espropri. Entro qualche mese dovremmo vedere i cantieri.
I nostri prodi attivisti di metroXroma sono riusciti a intervistare l'AD di Atac Diacetti strappando questa bella e inattesa novità. Le stazioni metro di Ponte Mammolo, Tiburtina FS, Piramide e Basilica San Paolo saranno ristrutturate grazie a delle sponsorizzazioni di privati. Staremo a vedere
10 treni della linea B sono stati ristrutturati e riimmessi in circolazione. Forse li avrete visti nella loro nuova livrea con stampati i monumenti simbolo della città. Sono anche dotati di una speciale pellicola antigraffiti di più facile sostituzione. Un piccolo miglioramento sebbene l'unica vera arma contro la piaga dei writer sia rendere inespugnabile il deposito alla Magliana.

E veniamo alle dolenti note.
I 17 nuovissimi treni che arriveranno a ritmo di uno al mese a partire dal 2014 (fine) alla fine incrementeranno la flotta totale della linea B di sole 3 unità poiché andranno a sostituire i vecchi. Un po' poco per la più che auspicata rivoluzione delle frequenze di cui necessitano soprattutto i due nuovi rami Bologna-Conca d'Oro e Bologna-Rebibbia. Soprattutto in funzione dei prossimi prolungamenti a Jonio e Casal Monastero. Ora, i treni attuali saranno anche sporchi e malridotti ma tenerli in vita per garantire un servizio più rapido sarebbe fondamentale.
Anche Romametropolitane ha accertato che la diramazione B1 non gode affatto di sana costituzione. A 6 mesi dall'avvio sono ancora tanti i problemi irrisolti. Piove nelle stazioni, i pavimenti sono scivolosi, si staccano pannelli di rivestimento, gli ascensori non sono a norma antincendio. Una bella gatta da pelare per l'amministrazione che però promette di avere sotto controllo la situazione e che le riparazioni saranno effettuate dalla società costruttrice a costo "zero" per il pubblico.
Il vero problema però è che la metro B funziona male. Anzi malissimo. Sono ormai quasi quotidiani i fermi e gli stop. Svariate le ragioni: atti vandalici, furti di rame, malfunzionamento degli scambi, maltempo, problemi all'impianto elettrico e non ultimi purtroppo i tentativi di suicidio. L'incubo per gli utenti è quotidiano e ormai molti preferiscono affidarsi al mezzo proprio o ai bus. L'ad di Atac Diacetti dice che servono 244 milioni di investimenti infrastrutturali per ammodernare le metro romane, soldi che ovviamente non ci sono.
Nell'attesa, la rete sì espanderà con l'aggiunta del capolinea Jonio alla diramazione B1, i cui lavori dovrebbero concludersi entro l'anno con un ritardo di circa 12 mesi. Anche i due grandi parcheggi di scambio ad Annibaliano e Conca d'Oro dovrebbero aprire entro l'anno, dando respiro alla situazione della sosta nel quartiere, particolarmente difficile, e soprattutto chiudendo definitivamente gli ultimi cantieri che insistono sul quartiere africano, restituendo le due piazze ai cittadini vessati da 8 anni di lavori.

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