giovedì 28 febbraio 2013

Zingaretti governatore

sarà rivoluzione per la mobilità del Lazio?

Nicola Zingaretti è il nuovo governatore del Lazio. Cosa ci attende dunque per la mobilità della nostra Regione, il cui perno e baricentro è indubbiamente Roma?
Di sotto trovate le proposte del PD sul tema.
Mi sembra positivo il focus sul miglioramento del servizio ferroviario e dell'intermodalità.
Sulle grandi opere invece l'ago è sbilanciato nettamente a favore delle autostrade, perché? Nessuna menzione al completamento dell'anello ferroviario, al raddoppio della FR3 fino a Bracciano o della FR1 tra Fiumicino e Ponte Galeria. 
Molto positivo invece il fatto che si dichiari esplicitamente la volontà di completare la Metro C, ma assolutamente inaccettabile che l'obiettivo sia Piazza Venezia. In 5 anni di governo si dovranno trovare i fondi (ricordiamo che la Regione partecipa al progetto metro C per il 12%) progettare e avviare i cantieri della linea nel centro storico almeno fino al capolinea previsto di Piazzale Clodio. Su questo vedremo come si comporterà Zingaretti anche in relazione alla capacità persuasiva del nuovo (o vecchio) sindaco che governerà Roma da Giugno.
Trovo ottima l'esigenza di veder rispettati i contratti di servizio ma avrei preferito che si esponesse di più a favore di un'apertura verso operatori alternativi a Trenitalia per la prossima gara di assegnazione del trasporto ferroviario regionale.
Sulla mobilità dolce invece c'è estrema vaghezza. Ciclabilità, intermodalità bici/tpl non sembrano avere un ruolo definito nel quadro del trasporto regionale.
Infine vorrei consigliare a Zingaretti di non reinventare la ruota. Dice di voler redigere subito un piano per la mobilità sostenibile (da Alemanno in poi questo nome spopola). Io vorrei ricordargli che è stato prodotto dall'Agenzia della Mobilità di Roma un ottimo documento, il rapporto Ferrotranviario 1.0, che è incentrato sul potenziamento delle FR in chiave sia pendolare (quindi regionale) che in chiave di utilizzo metropolitano. Insomma un buon punto di partenza. Infine, una lettura del Libro Rosso redatto dopo gli Stati Generali della Ciclabilità non farebbe male. Vi lascio al programma moderato e un filo conservatore di Zingaretti e a lui auguro buon lavoro! 

Un servizio ferroviario più capiente, efficiente e puntuale: 
  • x3 in 5 anni i fondi annuali per investimenti  
  • nuovi treni
  • nuovi vagoni per aumentare la lunghezza dei treni; 
  • l’eliminazione di passaggi a livello incustoditi; 
  • aumentare la frequenza dei treni, intervenendo sui sistemi di controllo e comando.
  • integrazione gomma – ferro, riqualificazione delle stazioni, nodi di scambio. Realizzazione di almeno tre hub della mobilità sostenibile, in accordo con FS.
Il completamento delle infrastrutture strategiche:

  • prolungamento almeno fino a piazza Venezia della Linea C della Metro di Roma. 
  •  entro 100 giorni il bando di gara per raddoppio della Roma – Viterbo fino a Morlupo 
  •  la tratta Campoleone – Nettuno e l’utilizzo delle tratte lasciate libere dall’alta velocità sulla Roma – Latina – Formia. 
  • il passaggio delle linee Roma-Lido e Roma-Pantano alla gestione di Roma Capitale.
Sostegno alla realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile e la loro integrazione con il trasporto pubblico di massa. Introduzione della Carta elettronica della mobilità per usufruire di tutti i servizi di mobilità collettiva disponibili nella regione. Trasparenza di tutti i dati e utilizzo delle nuove tecnologie per produrre “App” e sistemi di infomobilità. Nuova Agenzia Regionale Unica della Mobilità per rilanciare la programmazione e la pianificazione. Applicazione rigorosa dei contratti di servizio, pretendendo il rispetto degli standard di qualità, pulizia e costi da parte degli operatori del trasporto, e tornando a prevedere un sistema di penali efficaci

Infrastrutture stradali 

  • risolvere il nodo del collegamento viario tra Latina e Roma, valutando le risorse realmente disponibili, garantendo la sostenibilità ambientale, dando priorità alle esigenze e alla sicurezza dei cittadini.
  • Completamento della bretella di collegamento con l’autostrada del Sole Campoverde-Cisterna-Valmontone, della superstrada Civitavecchia – Viterbo – Orte -Terni, della superstrada Sora – Cassino
  •  messa in sicurezza e l’adeguamento delle principali vie consolari, a partire dalla via Cassia e dalla via Salaria

martedì 26 febbraio 2013

Ecco che fine hanno fatto le talpe della Metro C!


Vi siete mai chiesti che fine hanno fatto le talpe che hanno scavato le gallerie della Metro C fino a San Giovanni? 
E se saranno le stesse a proseguire verso Colosseo? In tal caso bisognerà attendere lo scavo completo della stazione prima di poter far proseguire le talpe? Se così non fosse dove sarebbero calate le altre? E soprattutto, dove sarebbero smontate? 

Finalmente, dopo 5 mesi, abbiamo le risposte ufficiali da Romametropolitane:
Per quanto riguarda le talpe meccaniche, attualmente vi sono due macchine ferme a ridosso della stazione di San Giovanni che attendono di essere rimosse non appena termina lo scavo della stazione stessa. Per la realizzazione della tratta San Giovanni-Fori Imperiali è previsto lo scavo di un pozzo di introduzione nei giardini di via Sannio: le suddette Tbm – dopo essere state smontate, estratte e opportunamente revisionate – saranno reintrodotte nel sottosuolo a via Sannio e, una volta completato lo scavo, saranno estratte in corrispondenza della stazione Fori Imperiali.

E' evidente che il breve tratto sotto la via Appia Nuova tra la stazione San Giovanni e il nuovo pozzo di introduzione delle talpe a via Sannio sarà scavato invece con metodi tradizionali. Si sa già poi che lo scudo delle talpe una volta arrivate alla stazione Fori Imperiali verrà abbandonato nel sottosuolo mentre il "corpo" delle macchine (lungo 100 metri) verrà smontato ed estratto nelle sue varie parti.
Per quanto riguarda la prosecuzione verso Piazza Venezia invece, ad oggi, si prevede che vengano utilizzate delle talpe di dimensione maggiorata in modo da poter ricavare le banchine di stazione direttamente dentro i tunnel, il cosiddetto metodo "Roma". In questo modo l'impatto della stazione sullo strato archeologico sarà minimo e relativo alle sole uscite in superficie.

lunedì 25 febbraio 2013

Italia Nostra, dove sei?

foto Corriere.it
Piazza Farnese. Un parcheggio abusivo e punto di raccolta dei mezzi Ama. Italia Nostra, dove sei?

"Rinvieremo a dopo la campagna elettorale l'approfondimento e la discussione sulla pedonalizzazione integrale del Tridente, e quindi di via di Ripetta" ha risposto il sindaco a chi gli chiedeva a che punto fosse il nuovo disegno sulla mobilità nel centro storico. Italia Nostra, dove sei?

Ah. Scusa. Hai ragione. Sei troppo impegnata a inventare calunnie e falsi allarmismi nei confronti di un progetto sì difficile, sì lungo, sì complesso ma in grado di realizzare il sogno che dovrebbe essere di tutti gli ambientalisti, amanti dell'arte, della storia, del paesaggio, della cultura o semplicemente di tutti i cittadini di Roma: pedonalizzare il centro storico, abbattere l'inquinamento atmosferico e le vibrazioni che uccidono i monumenti, eliminare le lamiere che deturpano piazze e spazi storici, agevolare il passaggio dei mezzi pubblici, ridurre i costi di manutenzione degli edifici storici, aumentare i flussi turistici e l'indotto della città. Sto parlando ovviamente della metro C. A detta di Italia Nostra infatti la costruzione della stazione "Fori Imperiali" farebbe crollare il Colosseo. Dichiarazioni gratuite che offendono la competenza di chi da anni lavora alla progettazione della linea, dalla soprintendenza ai tecnici di Metro C SpA. Riguardo alle spiegazioni tecniche per cui possiamo star tranquilli che il Colosseo non crollerà rimando alla ottima replica di cityrailways.it. Una su tutte, la metro B fu scavata con metodi molto più invasivi e molto più vicino all'anfiteatro, che pure sta ancora in piedi.
E poi aggiungo. Lo sanno i signori di Italia Nostra che grazie alla metro C da anni i principali monumenti del centro storico sono monitorati costantemente?
Lo sanno le impellicciate signore di Italia Nostra che grazie alla Metro C è in piedi da anni la più grande campagna di scavi archeologici mai condotta nella Capitale, grazie alla quale sono state fatte scoperte rilevantissime, prima su tutte l'Atheneum di Adriano a Piazza Madonna di Loreto?

D'altra parte cosa importa a loro. Loro che hanno bloccato il parcheggio del Pincio, il sottopasso dell'Ara Pacis e ora vogliono fermare un cantiere atteso da anni e di vitale importanza. Se ne stanno nei loro begli appartamenti del centro, con il Suv parcheggiato sul marciapiede sotto casa o nella limitrofa piazza pedonale, incuranti del degrado e dell'umiliazione continua che loro stessi arrecano alla città. Hanno fiatato nei confronti della mancata pedonalizzazione di via Ripetta? E del tridente in generale? Avete mai sentito una loro parola sulle auto blu? sulle isole pedonali massacrate? sui camion bar? Sulla sosta selvaggia? Niente.

Allora signori, restate nelle vostre case perché se questa è l'idea di cura del territorio che avete, forse fareste bene a cambiare mestiere.

giovedì 21 febbraio 2013

Scegli la Roma che ti piace di più


Foto di blogo.it
Foto di Repubblica.it
Foto di Stefano Petroni su flickr
Foto Originale Qui

La spregevole selva di antenne, parabole, sopralzi abusivi o un'opera di architettura contemporanea come la "lanterna" Di Fuksas?
Il Colosseo stritolato dal traffico o via dei Fori finalmente pedonalizzata grazie alla Metro C?
Via Giulia stuprata dalla sosta selvaggia o riqualificata grazie al progetto dell'architetto Stefano Cordeschi?

Scegliete la Roma che vi piace di più. E diteci perché nei commenti.

venerdì 15 febbraio 2013

Ponte che viene, ponte che va.


La prossima estate sarà inaugurato il ponte della scienza, in costruzione dal 2008, dopo 5 anni di lavori di cui  2 di ritardi dovuti all'inadempienza delle ditte, la necessità di riappaltare l'opera, la difficoltà di reperire i fondi per le opere complementari.

Nel frattempo su un altro fiume, l'Aniene, parrebbe che le procedure per l'avvio dei lavori della passerella ciclopedonale che collegherà il quartiere Sacco Pastore alla metro B1 a Conca d'Oro siano completate. Lo dice il presidente del municipio Bonelli, in polemica con l'opposizione che secondo lui criticherebbe il suo operato senza conoscere le procedure. Il problema è che il ponte, oggi, doveva essere finito, perché avrebbe dovuto essere aperto in estate. Che è successo? Un ricorso, immancabile, dei secondi arrivati. Più la lentezza atavica delle procedure burocratiche. E senza vedere un singolo mattone siamo già a un paio d'anni buoni di ritardo.

Un altro ponte invece è ancora poco più di un miraggio. Quello sul GRA tra Tor Pagnotta e Fonte Laurentina, necessario per portare il filobus da Trigoria alla metro B. Il consorzio Tor Pagnotta 2 (Caltagirone in testa) non ha ancora indetto la gara d'appalto. Qui ormai con le tempistiche siamo al ridicolo. L'intero progetto del corridoio doveva essere finito a dicembre 2011. I lavori per la sede filoviaria sulla Laurentina ad oggi, dopo tre anni di cantieri, sono a buon punto ma ancora da terminare. I 45 mezzi poi sono sparsi tra Bologna e la Repubblica Ceca. L'intera fornitura, su cui pesa la vicenda della tangente pagata dalla Breda (Finmeccanica) a Mancini, ad di Eur SpA, infatti, pur essendo stata ordinata addirittura prima dei tempi legali, non è stata interamente pagata alla Skoda. E il ponte? Non si sa quando sarà indetta la gara. Da quel momento poi ci vorrano 2 mesi per espletarla. Poi l'inevitabile ricorso. Facciamo 6 mesi. Poi 20 mesi di cantieri e 8 di collaudi = 3 anni a partire da oggi. Tutto il corridoio potrà dunque essere operativo non prima del 2016, sette anni dopo l'inizio dei lavori.

martedì 12 febbraio 2013

Metro C

aggiornamento Febbraio '13

Nel giorno delle sue dimissioni Aurigemma ha lanciato l'ultimo cronoprogramma della sua carriera da assessore ai trasporti di Roma Capitale:
 - Metro C Pantano-Centocelle consegnata a Maggio per il preesercizio con apertura dopo l'estate.
 - Cantieri al Colosseo entro due settimane
Tuttavia stavolta a giudicare dallo stato delle stazioni e dalle informazioni sui collaudi in corso si potrebbe quasi azzardare di essere in "anticipo" rispetto a quanto annunciato dall'assessore. Vediamo perché.

PANTANO - PARCO di CENTOCELLE
I treni corrono ormai da Novembre sull'intera tratta per accumulare i chilometri necessari all'autorizzazione al pre-esercizio, quello che poi consegnerà definitivamente la metro ai cittadini. Nel frattempo le stazioni sono sottoposte a tutti i collaudi di impianti elettrici, ferroviari, d'areazione, di telecomunicazione e di controllo come si può leggere in questo dettagliatissimo documento informativo messo a disposizione da Metro C SpA. Mi colpisce che in questi test sono coinvolti anche numerosi enti esterni, come l'Ustif, che dovranno poi rilasciare il nulla osta ufficiale. Vuol dire che siamo proprio vicini alla meta.
Le stazioni all'aperto esterne al GRA sono completate da tempo. Mancano poche finiture alle opere complementari come i parcheggi di scambio a Borghesiana e Pantano e la passerella pedonale sulla Casilina a Grotte Celoni.
Le stazioni sotterranee sono agli sgoccioli. Internamente finite, si concludono le sistemazioni superficiali in corrispondenza dei pozzi e delle uscite. Sembra che in un paio di mesi i lavori potrebbero essere conclusi e i collaudi anche. Aggiungendo i 45 giorni di preesercizio richiesti dal ministero si arriva ad una papabile apertura per Giugno. Perché allora Aurigemma parla di "dopo l'estate"? Che si voglia tentare di superare la scadenza elettorale onde evitare un flop simil B1 che comprometterebbe i risultati delle urne?
Godiamoci intanto una galleria di foto significative (cliccare per ingrandire):
Giardinetti:
Torre Maura:
Torre Spaccata:
Alessandrino:
Parco di Centocelle:

Le foto sono tratte dal sito ufficiale del costruttore MetroC SpA e dall'utente .dibilele. del forum di architettura skyscrapercity.com che ringrazio per la gentile concessione.

venerdì 8 febbraio 2013

Il Ponte della Scienza apre in anteprima il 9 Febbraio!


Visualizza Nuova viabilità Ostiense in una mappa di dimensioni maggiori


Domani, sabato 9 Febbraio, verso le 12:30, sarà aperto in anteprima il Ponte della Scienza nell'ambito della manifestazione Ciok in Roma che si terrà alla Centrale Montemartini. Il ponte resterà aperto fino al 14 Febbraio.
Non ci sarà una vera e propria inaugurazione perché, nonostante il ponte sia finito, mancano gli ultimi lavori alle banchine e alla viabilità circostante che ricordiamo prevede due sbocchi ciclopedonali uno su via del Porto Fluviale e uno attraverso il museo. Quindi dopo la manifestazione l'accesso al ponte sarà chiuso di nuovo per il completamento dei lavori. Sarebbe comunque bello che chi ha a cuore la mobilità ciclabile di Roma cominciasse da subito a dimostrare interesse per la nuova struttura in modo da fare pressione sull'amministrazione per il completamento dei progetti circostanti, dalle ciclabili di raccordo con via Ostiense, a quella agognata sulla Circonvallazione Ostiense che connetterebbe la dorsale Tevere alla dorsale Colombo.
La mappa di sopra mostra i progetti in sviluppo per la viabilità e la ciclabilità del quadrante. In particolare  quelli già realizzati sono l'istituzione della ZTL al Gasometro contro gli schiamazzi provocati dagli avventori dei locali notturni e l'unione di via Libetta (prima senza uscita) con via Argonauti. In realizzazione la riqualificazione di via di riva ostiense che sarà illuminata e telesorvegliata per buona parte. Da definire invece il resto delle connessioni con via Ostiense.

mercoledì 6 febbraio 2013

Tutta Roma in un cornicione


Quanti modi ci sono per raccontare una storia? Infiniti. Veniamo al fatto. E' crollato un cornicione di un palazzo storico di sette piani in via del Fiume, traversa di via di Ripetta. Due auto e uno scooter sono stati danneggiati pesantemente. Nessun ferito. "Il Tempo" la butta sulla tragedia sfiorata. Il "povero" proprietario della Smart che ogni giorno porta i tre bimbi a scuola se l'è vista brutta. Certo. Tuttavia per fortuna nessuno si è fatto male. Quello che colpisce la mia attenzione è altro però. In primis come sia possibile che un palazzo storico di una delle zone più ricche di Roma si sbricioli così da un giorno all'altro. Possibile che i facoltosi condomini non abbiano a cuore il mantenimento del loro stabile di pregio mettendo in pericolo la vita dei pedoni? Possibile che non ci sia una normativa che obblighi i proprietari di stabili storici a regolari verifiche sullo stato degli immobili? Poi. Le auto distrutte. Poverini. Peccato che, come si vede dalla foto qui sotto, la strada ha due bei divieti di sosta e fermata su entrambi i lati. Quindi le auto lì sotto non ci dovevano stare. Multa subito e nessun risarcimento danni. Sorrideranno le relative assicurazioni. Non fanno strettamente parte della vicenda ma, sempre dallo streetview qui sotto, le auto in divieto, la Smart sul marciapiedi, i cartellonazzi, le Tag e gli adesivi sui pali completano il quadro. Questa è Roma, la capitale dell'incuria e dell'illegalità. E non siamo in periferia, bensì nel cuore più ricco del centro storico. Chissà se il povero signor proprietario della smartina andata distrutta si renderà conto che è stata la sua auto a distruggere il cornicione e non viceversa? che il suo egoismo di parcheggiare abusivamente sotto casa sta distruggendo la città più bella del mondo? Che la pedonalizzazione di Via Ripetta e del tridente osteggiata da tanti residenti come lui aiuterebbe gli edifici storici a non sbriciolarsi a causa delle vibrazioni e dello smog? Che il sottopasso e parcheggio della passeggiata di Ripetta bloccato dalle signore impellicciate di Italia Nostra avrebbero allontanato il traffico e innalzato la qualità della vita della sua strada? Che c'è una stazione di metropolitana a 400 metri e che forse i bimbi a scuola li può portare in bicicletta o a piedi? Speriamo che non servano altri cornicioni, magari più pericolosi, per far aprire gli occhi a questa città che gli occhi li chiude sempre.


lunedì 4 febbraio 2013

Ponte della Scienza

Aggiornamento Gennaio 2013

Puntuale e prezioso come sempre l'aggiornamento di Ingegne' dal cantiere dell'ultimo ponte attualmente in costruzione a Roma. Il ponte è finito, completo di arredi, panchine, lampioni. "Manca la resina antiscivolo sul pavimento industriale, che sarà stesa dopo le prove di collaudo statico" informa il nostro reporter. Proseguono invece i lavori sulle sponde per lo scivolo ciclopedonale che collegherà il lungotevere dei Papareschi alla ciclabile del Tevere sotto il ponte. Un'altra bella novità è che si sarebbe finalmente risolta la questione degli sbocchi del percorso ciclabile dal ponte alla via Ostiense, in particolare ci sarà un collegamento con via del Porto Fluviale all'altezza del ponte di ferro e un passaggio attraverso la Centrale Montemartini (qui la mappa). Sebbene non si conosca la data di apertura al pubblico è probabile una inaugurazione temporanea durante l'evento "Ciok in Roma" che si svolgerà in zona il 9 Febbraio. Occhi e orecchie ben aperte dunque. Intanto ecco la galleria di foto: