giovedì 25 aprile 2013

Metro C Pigneto: verde vs accessibilità?



E' stato accettato il progetto di sistemazione superficiale della stazione Metro C Pigneto sviluppato dal laboratorio di progettazione partecipata Sottovuoti. Indubbiamente un ottimo segnale di conferma che quando un territorio si mobilita in prima persona attraverso i suoi cittadini per condividere le scelte sulle opere pubbliche con le istituzioni i frutti ci sono. Il piano prevede di restituire un campo da gioco alla scuola Toti e di creare una sorta di giardinetto di quartiere con giochi per bambini, panchine, alberi e un pergolato. Più un francamente inutile percorso ciclabile circolare. Nella proposta si legge: "Il parco quindi sarà più grande di quello previsto per evitare la costruzioni di marciapiedi sproporzionati e poco sensati a vantaggio dello spazio per il parco". Ora, va bene il verde, la cui tutela e manutenzione tuttavia è il nodo debole della proposta tuttora irrisolto, ma la mobilità? L'accessibilità pedonale di una stazione è uno dei fattori chiave del successo di una infrastruttura. Non dubito che la stazione Pigneto sarà una delle più frequentate dell'intera linea ma lo sarà in sicurezza? Ho cerchiato una porzione di marciapiede nella piantina su cui insiste quello che sembra un pozzo tecnico della stazione. Ma lì un passeggino o una carrozzina ci passano? E' già francamente deludente che il marciapiede dell'edificio in alto a destra non venga ampliato restando di dimensioni totalmente inadeguate e costringendo gli utenti deboli a un doppio attraversamento della strada per raggiungere gli ingressi della metro. Ma a quanto sembra il tragitto si profila come un vero e proprio percorso ad ostacoli.
Un altro appunto al progetto di sopra è che è stato dimenticato uno dei vincoli più grandi che emergerà in superficie, ovvero il lucernario. In questo schema più vecchio l'ho cerchiato in rosso, si vede sopra il futuro campetto da calcio:

L'occasione di riqualificazione di interi pezzi di città fornita dai lavori della metro è preziosissima e non va sprecata. La priorità deve essere la mobilità e l'accessibilità dell'infrastruttura. Per esempio non si poteva pensare una pista ciclabile "vera" che congiungesse la stazione con l'area pedonale e magari in futuro, attraverso la copertura del vallo ferroviario anche via del mandrione?

3 commenti:

  1. Per prima cosa, grazie per l'attenzione mostrata alla nostra iniziativa.
    Accogliamo con grande interesse le osservazione fatte sull'accessibilità delle entrate della stazione metro, per quanto il laboratorio si sia concentrato solo sullo spazio del giardino, e chiederemo sicuramente delucidazioni sulle dimensioni del marciapiede indicato nell'articolo, cercando di ottenerne un ridimensionamento. L'accessibilità è un tema molto importante, per questo, qualora ci fossero altre osservazioni o istanze tese a migliorare il progetto saremo ben felici di proporle nelle sedi adeguate.
    Per quanto riguarda il marciapiede intorno al parco, ci risulta che le bocche di areazione raffigurate nel disegno di progetto siano a "raso" e coperte con griglie secondo la normativa, quindi non impediranno, fortunatamente, il passaggio di passeggini o carrozzelle.
    Ultimo tasto dolente: la pista ciclabile. Purtroppo non ci è stata data la possibilità di agire in maniera più organica con il quartiere e quindi prevedere una pista ciclabile che fungesse da vero collettore tra il parco e altre parti del Pigneto. Quello che viene riportata sul progetto, scaturito dai laboratori, è un semplice circuito per bambini, dove poter correre o andare in bici o sui pattini: potremmo definirlo un elemento d'arredo.
    E' importante inoltre ricordare che il progetto riportato (che comunque riporta fedelmente tutti gli elementi emersi dai laboratori) è solo il progetto di massima, quello definitivo uscirà fuori dagli incontri con le istituzioni e dalla mediazione tra i soggetti coinvolti.

    Aspettiamo nuove possibilità di confronto e ringraziamo Mobilità Roma per l'occasione!

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    1. Grazie per le vostre osservazioni. La partecipazione dei cittadini a un piano di riqualificazione è già di per se una conquista nella nostra città e per questo avete tutta la mia stima. Mi sono accorto di un altro problema nel progetto cioé l'assenza del lucernario che emergerà in superficie e che indubbiamente rappresenta un vincolo molto forte alla pedonalità. Ho modificato l'articolo inserendo un vecchio piano in cui invece era compreso.
      A parte quanto già scritto riguardo l'accessibilità aggiungerei solo un ulteriore consiglio: richiedere l'installazione lungo i marciapiedi di paletti dissuasori per la sosta selvaggia, onde impedire che il nuovo spazio venga divorato dalla prepotenza degli automobilisti.
      Buon lavoro!

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  2. la pista ciclabile è una priorità da considerare anche perchè questo tipo di mobilità è presente in tutti i programmi politici municipali, il campetto di calcio di fronte a una scuola deve essere fruibile da tutti i bambini.

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