Domenica 9 Novembre 2014 la metro C ha preso vita, seppur nella sua tratta più periferica e con orari e frequenze limitati (ma temporanei). Un passo epocale tuttavia. Specialmente per i tantissimi pendolari della periferia est che da anni (dal 2008 per l'esattezza) non avevano più un collegamento su ferro con la città. Il "progetto" Metro C dunque va avanti con la tratta fino a Lodi ormai completata e in collaudo (apertura prevista estate 2015) e le stazioni fino al Colosseo in fase di scavo. Poi bisogna puntare dritti al centro storico. La stazione Venezia grazie ai fondi dello sblocca Italia sarà inserita nell'attuale tratta e il cantiere aprirà presumibilmente entro il prossimo anno. Il resto è stato nebbia fino a pochi giorni fa. Ricordiamo che il progetto originario prevedeva dopo Venezia le fermate Argentina, Chiesa Nuova (su Corso Vittorio), San Pietro, Risorgimento, Ottaviano e Clodio-Mazzini. Sei stazioni per liberare il centro dalla morsa del traffico sull'asse più turistico della città. Argentina fu cassata ormai molti anni fa per problematiche archeologiche insormontabili. Poi l'oblio. Seguì la proposta di project financing avanzata da MetroC SpA che prevedeva le fermate Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, Oslavia, Auditorium e Farnesina. Tuttavia la proposta è risultata irricevibile in termini economici per l'attuale amministrazione. Fu ventilata quindi la sciagurata l'ipotesi di fermarsi per sempre a piazza Venezia. Infine le dichiarazioni recenti dell'amministrazione: si arriverà a Ottaviano ma bypassando totalmente Corso Vittorio Emanuele cioé cancellando la fermata di Chiesa Nuova. Due sole stazioni dunque dopo Venezia: San Pietro e Ottaviano. Risorgimento abbandonata per la vicinanza con Ottaviano e Clodio perché sostituita dal futuro tram della musica su viale Angelico. Chiesa Nuova invece abbandonata per il "rischio di aumento di costi e tempi dovuti alle problematiche archeologiche". 3km e 2 stazioni. Il tutto per la modica cifra di 1,2 Miliardi di euro.
Tutto questo è inaccettabile. Perché? Dal punto di vista trasportistico raggiungere Ottaviano è imprescindibile per chiudere la maglia del centro storico e consentire finalmente alla tratta centrale della linea A di alleggerirsi caricata com'è oggi dall'essere l'unica linea a servizio appunto del centro. Altrettanto imprescindibile è realizzare la fermata a Chiesa Nuova tuttavia. Una stazione strategica, a 400 metri da Piazza Navona e Campo dei Fiori, a pochi passi da via Giulia (che potrebbe essere finalmente pedonalizzata!). Fondamentale non solo per i milioni di turisti che visitano il cuore del centro ma anche per le migliaia di dipendenti di alberghi, uffici, ristoranti, negozi, studi professionali, La stazione che svuoterebbe di colpo il 64 e il 40 i bus più affollati e pericolosi di Roma. Le indagini archeologiche condotte per anni hanno rivelato reperti importanti ma non hanno decretato l'impossibilità di costruire una stazione in quel punto. Ora, si parla di contenimento di tempi e costi. Tuttavia sarebbe ben più pesante spendere altri 1,2 miliardi di euro pubblici per una linea che non raggiunge gli obiettivi per cui era nata, cioé liberare il centro dal traffico. Se poi si guarda a esempi simili ma più virtuosi come quello di Napoli il paragone è imbarazzante. I tempi sono stati lunghi è vero, ma i tesori archeologici rinvenuti (ben più eclatanti dei nostri) saranno integrati nelle stupende nuove stazioni. Una vera metro archeologica insomma. Dunque serve una forte volontà politica. Si rescindesse pure il contratto col contraente attuale che tanti problemi ha creato sinora con la sciagurata formula del general contractor e si indica una nuova gara. Ci vorrà qualche anno in più ma i benefici saranno per sempre. Con un miliardo e due si realizzerebbero per dire i prolungamenti della metro B a casal monastero, della A a Torrevecchia e la linea leggera Anagnina-Tor Vergata. Per dire. E' necessario non abbandonarsi al motto di "non ci sono le risorse" perché è una scelta che potremmo pagare per sempre.